La pànera è un
semifreddo al caffè, tipico della città di Genova.
Ideata nella metà del XIX secolo, la
denominazione pànera è la contrazione in lingua genovese di
panna nera, in riferimento al mutamento di colore del
principale ingrediente, dovuto all'aggiunta della polvere di caffè.
La preparazione tradizionale prevede un
amalgama di panna fresca, polvere di caffè arabica, zucchero e
tuorli d'uova sbattuti, da portare ad ebollizione in bagnomaria. Dopo
aver lasciato depositare sul fondo il caffè, il composto viene
filtrato con una tela e passato nella gelatiera.
Esistono molte varianti alla panera
classica che prevedono differenze nei rapporti quantitativi tra gli
ingredienti o la minimale aggiunta di varie spezie. Negli ultimi anni
ha preso piede la consuetudine, dettata da ragioni dietetiche, di
eliminare i tuorli d'uova dalla ricetta.
Data la difficoltà di preparazione e
l'estrema deperibilità del composto, che ne limita il tempo di
conservazione a pochissimi giorni, la panera è oggi un
dessert non sempre reperibile nelle pasticcerie genovesi, spesso
sostituita dal gelato al caffè.
Per gusto e ingredienti, la panera
è simile alla coviglia napoletana.
Panera è anche la
denominazione nel dialetto lombardo della crema di latte raccolta per
affioramento. Da panera deriva la tradizionale festa milanese
detta "Panerata", oltre all'appellativo di "Paneropoli",
coniato dal Foscolo per definire la città meneghina.
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