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Banbury Cake: il dolce inglese che ha attraversato i secoli


Ci sono ricette che si limitano a soddisfare il palato e ricette che invece raccontano una storia. Le Banbury cakes appartengono senza dubbio alla seconda categoria: piccoli scrigni di pasta sfoglia dorata che racchiudono un cuore speziato e fruttato, testimonianza di un’Inghilterra rinascimentale che ha saputo trasformare una semplice preparazione da forno in un simbolo culturale.

Originarie della cittadina di Banbury, nell’Oxfordshire, queste tortine hanno percorso più di quattro secoli di storia gastronomica, passando dalle botteghe locali alle tavole reali, fino a diventare un dolce da tè conosciuto in tutto il Regno Unito e oltre i confini nazionali.

Oggi vi porterò a scoprire le origini di questo dolce, la sua diffusione nel tempo e, naturalmente, come prepararlo a casa seguendo una ricetta fedele alla tradizione ma facilmente riproducibile.

La leggenda delle Banbury cakes comincia nel 1586, quando Edward Welchman, panettiere in Parsons Street, ideò questa preparazione destinata a durare nei secoli. All’epoca erano ben diverse da quelle che conosciamo oggi: più grandi, più rustiche e spesso preparate con impasti meno raffinati. La ricetta rimase a lungo un segreto custodito gelosamente nella cittadina, una sorta di tesoro gastronomico tramandato di generazione in generazione.

La prima testimonianza scritta risale al 1615, quando Gervase Markham, scrittore inglese, ne riportò una versione nel suo manuale culinario The English Huswife. Da allora, le Banbury cakes iniziarono a comparire nei ricettari inglesi, adattandosi nel tempo a nuovi gusti e tecniche di lavorazione.

La loro fama raggiunse un punto culminante nell’Ottocento, quando furono apprezzate persino dalla Regina Vittoria, che le consumava durante i suoi viaggi da Osborne House al castello di Balmoral. Un dolce che quindi non si limitava alle case popolari, ma che trovava posto anche nelle carrozze reali.

Con l’avvento della rivoluzione industriale e delle ferrovie, le Banbury cakes cominciarono a circolare ben oltre i confini dell’Oxfordshire. Venivano vendute nei punti di ristoro delle stazioni, spesso accompagnate da pork pies, e presto iniziarono a viaggiare in cesti di vimini verso le colonie britanniche, dall’Australia alle Indie orientali, fino all’America.

Ciò che rende particolare la Banbury cake non è soltanto il suo sapore, ma anche il significato culturale che porta con sé. È un dolce che racconta l’Inghilterra dell’epoca elisabettiana, il commercio delle spezie, la curiosità per sapori esotici come il rum e l’acqua di rose, che si univano agli ingredienti locali come burro e zucchero di canna.

Ogni morso racchiude quindi non solo il gusto delle spezie, ma anche il profumo di un’epoca in cui le navi della corona portavano nuove materie prime dall’altra parte del mondo. Non stupisce che sia diventato uno dei dolci preferiti per l’ora del tè: la combinazione tra dolcezza e spezie accompagna perfettamente la bevanda calda più amata dagli inglesi.

La ricetta tradizionale delle Banbury cakes

Ingredienti (per circa 8-10 pezzi)

  • Pasta sfoglia: 500 g (potete prepararla in casa o utilizzare una versione già pronta di ottima qualità)

  • Burro: 50 g

  • Zucchero di canna: 100 g

  • Uvetta o ribes secchi: 150 g

  • Canditi di scorza d’arancia e limone: 50 g

  • Rum: 2 cucchiai

  • Acqua di rose: 1 cucchiaio

  • Noce moscata: ½ cucchiaino

  • Cannella (facoltativa, ma spesso usata nelle versioni moderne): ½ cucchiaino

  • Uovo: 1, per spennellare

  • Zucchero semolato: q.b., per decorare la superficie

Preparazione passo dopo passo

  1. Preparare il ripieno
    In una ciotola, unite l’uvetta o i ribes secchi con i canditi tritati finemente. Aggiungete lo zucchero di canna, il burro morbido, il rum, l’acqua di rose e le spezie (noce moscata e, se gradite, un pizzico di cannella). Mescolate con cura fino a ottenere un composto umido e aromatico, che diventerà il cuore della vostra Banbury cake.

  2. Stendere la pasta sfoglia
    Se avete scelto di prepararla in casa, assicuratevi che sia ben fredda e stendetela su un piano leggermente infarinato fino a ottenere uno spessore di circa 3-4 millimetri. In caso contrario, aprite con delicatezza la sfoglia pronta.

  3. Formare le tortine
    Con un coppapasta o semplicemente con un coltello, ricavate dei cerchi di circa 10 cm di diametro. Al centro di ciascun disco disponete un cucchiaio abbondante di ripieno. Richiudete la sfoglia sigillandola accuratamente, quindi appiattite leggermente il fagottino con il palmo della mano per dargli la tipica forma ovale.

  4. Decorazione e incisioni
    Disponete le tortine su una teglia rivestita di carta forno. Con un coltellino affilato incidete la superficie con 2-3 tagli paralleli, che permetteranno al vapore di uscire durante la cottura. Spennellate con l’uovo sbattuto e cospargete con un po’ di zucchero semolato.

  5. Cottura
    Infornate a 200°C (forno statico) per 20-25 minuti, finché le Banbury cakes non saranno gonfie e ben dorate. Lasciatele raffreddare leggermente prima di gustarle.

Consigli per la riuscita perfetta

  • Il ripieno può essere preparato in anticipo e lasciato riposare qualche ora: i sapori si amalgameranno meglio.

  • Se volete un gusto più deciso, potete sostituire parte del rum con brandy.

  • Le incisioni in superficie sono fondamentali: oltre a un aspetto tradizionale, permettono una cottura uniforme.

Non c’è dubbio: il compagno ideale delle Banbury cakes è il tè nero inglese, magari un Earl Grey o un Darjeeling, capace di esaltare le note speziate e fruttate del ripieno.

Chi preferisce il caffè troverà un ottimo abbinamento con un espresso non troppo intenso, che bilanci la dolcezza senza coprire le sfumature aromatiche.

Per un tocco più insolito, le Banbury cakes possono essere accompagnate anche da un vino da dessert come il Porto tawny o uno Sherry ambrato: entrambi sposano bene la frutta secca e le spezie del ripieno.

Le Banbury cakes non sono solo un dolce: rappresentano un ponte tra passato e presente, tra la cucina domestica e la storia della Gran Bretagna. Prepararle oggi significa rievocare secoli di tradizioni, viaggi e tavole imbandite, ma anche regalarsi un momento di autentico piacere.

La prossima volta che cercate un dolce per accompagnare il tè del pomeriggio, ricordatevi di questo tesoro dell’Oxfordshire: una sfoglia fragrante, un cuore speziato e fruttato, e una storia che ha attraversato oceani e generazioni.

Chiudete gli occhi al primo morso e immaginate di essere su un treno vittoriano, una scatola di vimini accanto, diretto verso la campagna inglese. Questo è il viaggio che una semplice tortina può regalarvi.


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