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Salòt: il dolce tradizionale di Bra tra storia e gusto


Il Salòt, noto anche come “salotto” in piemontese, rappresenta una delle eccellenze dolciarie meno conosciute ma estremamente significative del Piemonte. Questo dolce al forno, tipico della città di Bra, combina tradizione, tecnica e ingredienti locali in una composizione che racconta la storia gastronomica della zona. Caratterizzato da un impasto soffice e arricchito da frutta candita e confettura di albicocche, il Salòt è un dessert che incarna la maestria artigianale dei pasticceri locali, la loro attenzione alla qualità degli ingredienti e la capacità di preservare la memoria culinaria.

Le origini del Salòt risalgono presumibilmente al XIX secolo, anche se le fonti storiche presentano alcune discrepanze. Alcune testimonianze indicano il 1835 come anno di nascita, attribuendo l’invenzione alla pasticceria Converso di Bra, un laboratorio che, all’epoca, sperimentava con lievitati e dolci da forno di raffinata fattura. Altri storici suggeriscono invece che il dolce si sia sviluppato tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, sempre a Bra, come risultato della tradizione locale di celebrare festività e momenti conviviali con preparazioni dolciarie di qualità.

Il nome stesso, “Salòt”, rimanda ai salotti nobiliari e borghesi del Piemonte, dove dolci raffinati venivano serviti durante le occasioni mondane. Oggi, il Salòt è legato principalmente alla festività dell’Epifania, quando alcune pasticcerie della città continuano a proporlo secondo le ricette tramandate. La tradizione vuole che, come avviene con il più famoso re della Befana, all’interno del dolce venga nascosta una fava; chi la troverà sarà considerato fortunato per tutto l’anno. Questo rituale, semplice ma significativo, unisce il piacere del gusto con il fascino della sorpresa, mantenendo vivo il legame tra cibo e cultura.

La preparazione del Salòt richiede attenzione e precisione. Tradizionalmente, l’impasto era realizzato con pasta da pane, a cui venivano aggiunti circa il 10% di lievito, un 25% di burro e latte sufficiente a ottenere una consistenza morbida ma elastica. Un pizzico di sale completava la base, equilibrando i sapori e aiutando a strutturare la pasta durante la lievitazione. Dopo aver lavorato l’impasto fino al giusto grado di elasticità, si stendeva in due dischi uguali.

Sulla superficie di uno dei dischi venivano distribuiti ingredienti caratteristici del Salòt: confettura di albicocche per la dolcezza e l’acidità, cedro candito per l’aroma agrumato e l’uvetta sultanina per un tocco morbido e zuccherino. Successivamente, si sovrapponeva il secondo disco e il dolce veniva lasciato lievitare fino a raddoppiare il volume. Prima della cottura, la superficie veniva decorata con motivi a rombi e cosparsa di zucchero a velo.

La cottura tradizionale, detta “a salamandra”, prevedeva l’esposizione del dolce a calore proveniente dall’alto per circa venti minuti, sufficiente a dorare la superficie senza compromettere la morbidezza interna. Oggi, molte pasticcerie utilizzano impasti di tipo brioche, che semplificano la lavorazione e garantiscono una texture più uniforme e soffice, pur mantenendo intatti i sapori tradizionali.

Ricetta consigliata: Salòt di Bra tradizionale

Ingredienti (per 8-10 persone):

  • 500 g di farina tipo 00

  • 125 g di burro morbido

  • 200 ml di latte intero tiepido

  • 80 g di zucchero

  • 2 uova intere

  • 10 g di lievito di birra fresco

  • 1 pizzico di sale

  • 150 g di confettura di albicocche

  • 50 g di cedro candito a cubetti

  • 50 g di uvetta sultanina

  • Zucchero a velo q.b.

Procedimento:

  1. Sciogliere il lievito nel latte tiepido e lasciar riposare per 10 minuti.

  2. In una ciotola ampia, mescolare la farina con lo zucchero e il sale. Aggiungere le uova e il latte con lievito, iniziando a impastare.

  3. Incorporare gradualmente il burro morbido e lavorare l’impasto fino a ottenere una consistenza liscia ed elastica. Coprire con un canovaccio e lasciare lievitare fino al raddoppio del volume, circa 2 ore.

  4. Dividere l’impasto in due parti uguali e stenderle in due dischi di circa 25 cm di diametro.

  5. Distribuire uniformemente confettura di albicocche, cedro candito e uvetta su uno dei dischi. Sovrapporre l’altro disco e sigillare bene i bordi.

  6. Decorare con motivi a rombi e spolverare con zucchero a velo.

  7. Cuocere in forno preriscaldato a 180 °C per 20-25 minuti, fino a doratura. Lasciar raffreddare prima di servire.

  8. Per mantenere la tradizione, inserire una fava nell’impasto: chi la troverà sarà considerato fortunato per tutto l’anno.

Il Salòt si accompagna in maniera eccellente a vini liquorosi leggeri come un Moscato d’Asti o un Passito di Pantelleria, che ne esaltano la dolcezza e la complessità aromatica. In alternativa, un tè leggermente aromatico o un caffè d’orzo possono bilanciare la ricchezza del burro e la dolcezza della frutta. Per chi desidera un abbinamento più moderno, una crema inglese al profumo di vaniglia o una salsa al cioccolato fondente creano un contrasto interessante con la morbidezza e la delicatezza del dolce.

Il Salòt rappresenta un esempio perfetto di come la pasticceria italiana sappia unire tecniche tradizionali e ingredienti locali per creare dolci capaci di raccontare storie e cultura. Ogni morso porta con sé la memoria dei salotti piemontesi, delle festività dell’Epifania e dell’abilità artigianale dei pasticceri di Bra. Prepararlo in casa richiede cura e attenzione ai dettagli, ma la soddisfazione di ottenere un impasto morbido e ben lievitato ripaga ogni sforzo.

Oltre alla versione classica, il Salòt si presta a varianti creative: si possono aggiungere frutta secca tostata, scorze di agrumi o spezie delicate come cannella e vaniglia per personalizzare il sapore. Anche la scelta del formato è versatile: stampi singoli, mini porzioni o la forma tradizionale a disco permettono di adattare il dolce a contesti diversi, da colazioni festive a dessert di fine pasto eleganti.

Conservato in contenitori ermetici a temperatura ambiente o in frigorifero per pochi giorni, il Salòt mantiene la sua morbidezza e il sapore delicato, rendendolo un dolce da gustare senza fretta, perfetto per momenti di convivialità o per sorprendere ospiti con un prodotto tipico poco conosciuto fuori dal Piemonte.

In sintesi, il Salòt non è solo un dolce: è un viaggio nella tradizione piemontese, un incontro tra ingredienti semplici e tecnica raffinata, un simbolo di creatività artigianale e un’esperienza sensoriale che combina aroma, consistenza e storia. Prepararlo significa entrare in contatto con una delle radici più autentiche della pasticceria italiana, portando a tavola non solo gusto, ma anche cultura e memoria.



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