In Italia la
pasta reale o
pasta di mandorle (pàsta riàli in siciliano, pasta te
mennule o pasta ti mennuli in pugliese e salentino) è un preparato
dolciario utilizzato nella preparazione di diversi dolci della cucina
siciliana, cucina pugliese, cucina salentina e cucina sarda. Con il
nome di "pasta di mandorle" è stata ufficialmente
riconosciuta come prodotto agroalimentare tradizionale siciliano e
inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali
italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e
forestali (Mipaaf). La pasta di mandorle è usata in tantissime
ricette in giro per il mondo.
Storia
Le origini di questo dolce sono molto
lontane, infatti pare sia nato alla fine del 1100, nel convento
palermitano della Martorana, annesso alla chiesa di Santa Maria
dell'Ammiraglio, che deve il suo nome a Giorgio d'Antiochia,
ammiraglio del re Ruggero II. Il nome "reale" attribuito
alla pasta dolciaria si può ricondurre al fatto che essa fosse
"degna di un re" per la bontà e le caratteristiche del
dolce.
Preparati
Alcuni prodotti che si realizzano con
la pasta reale sono la cassata, il rollò, le cassatelle, cassatine,
frutta di martorana (o frutta di pasta reale) la quale si regala in
occasione della festa di Ognissanti.
Costituisce uno dei dolci più
rappresentativi della Sicilia, dove i maestri pasticcieri lavorano la
mandorla in maniera artigianale con il miele, fino ad ottenere una
pura pasta di mandorla, che può inoltre essere aromatizzata al
limone o all'arancia oltre che essere ricoperta di zucchero a velo.
Una delle più note applicazioni
dolciarie della pasta di mandorle è la cosiddetta frutta martorana o
pasta reale, ossia i "finti frutti": vero capolavoro
dell'artigianato dolciario siciliano.
Altre specialità siciliane sono le
paste alla nocciola dell'Etna e al pistacchio di Bronte e di Adrano,
e l'agnello pasquale di Favara preparato con pasta di mandorle e
ripieno di crema di pistacchi.
Anche le regioni Calabria e Lazio hanno
registrato la pasta di mandorle come prodotto tradizionale.
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